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2013-12-01 15:57:37 UTC
Salve a tutti,
circa due mesi fa durante un allenamento di calcio ho sofferto di un emiparesi della parte superiore sinistra del corpo( inizialmente del braccio sx per poi arrivare fino alla parte sx del volto), che è durata meno di 1 minuto.
Da quel momento ho eseguito numerose analisi ( studio della coagulazione, TAC, visita neurologica ,Eco-colordoppler, cuore ed arti inferiore etc. risultati tutti negativi) tra i quali la RMN che ha evidenziato delle ernie cervicali, ed anche l'ecografia trans esofagea che è risultata positiva con shunt dx-sx dopo Valsalva senza aneurisma del setto(non shunt spontaneo) e come trattamento farmacologico la cardioaspirina.
Succecssivamente la cardiologa che mi ha seguito durate tutto il percorso di esami e che mi indicava come risoluzione del problema la chiusura del FOP, mi ha fissato un incontro con il cardiochirurgo il quale dopo aver visto tutti referti ha concluso che il PFO non ha un anatomia morfo funzionale a rischio e di non essere convinto che il mio attacco fosse un TIA ,ma più probabilmente dovuto ad una presunta cefalea con aurea. Concludendo che dovevo stare tranquillo, di ricominciare a fare tutto quello che facevo prima dell'evento(compresa attività sportiva agonistica), continuare a prendere la cardioaspirina x i prossimi 6 mesi eseguire una nuova risonanza e se fosse risultata negativa di interrompere il farmaco.
Premetto che non ho mai sofferto di cefalee frequenti, ma che 3/4 giorni prima dell'attacco ho sofferto di un "aurea" seguita da un forte mal di testa che nel giro di qualche ora si è risolto.
Sono rimasto un pò confuso da quest'ultimo incontro, e non so se continuare a chiedere ad altri medici oppure fermarmi, che ne dite?
Grazie in anticipo delle risposte
Andrea
circa due mesi fa durante un allenamento di calcio ho sofferto di un emiparesi della parte superiore sinistra del corpo( inizialmente del braccio sx per poi arrivare fino alla parte sx del volto), che è durata meno di 1 minuto.
Da quel momento ho eseguito numerose analisi ( studio della coagulazione, TAC, visita neurologica ,Eco-colordoppler, cuore ed arti inferiore etc. risultati tutti negativi) tra i quali la RMN che ha evidenziato delle ernie cervicali, ed anche l'ecografia trans esofagea che è risultata positiva con shunt dx-sx dopo Valsalva senza aneurisma del setto(non shunt spontaneo) e come trattamento farmacologico la cardioaspirina.
Succecssivamente la cardiologa che mi ha seguito durate tutto il percorso di esami e che mi indicava come risoluzione del problema la chiusura del FOP, mi ha fissato un incontro con il cardiochirurgo il quale dopo aver visto tutti referti ha concluso che il PFO non ha un anatomia morfo funzionale a rischio e di non essere convinto che il mio attacco fosse un TIA ,ma più probabilmente dovuto ad una presunta cefalea con aurea. Concludendo che dovevo stare tranquillo, di ricominciare a fare tutto quello che facevo prima dell'evento(compresa attività sportiva agonistica), continuare a prendere la cardioaspirina x i prossimi 6 mesi eseguire una nuova risonanza e se fosse risultata negativa di interrompere il farmaco.
Premetto che non ho mai sofferto di cefalee frequenti, ma che 3/4 giorni prima dell'attacco ho sofferto di un "aurea" seguita da un forte mal di testa che nel giro di qualche ora si è risolto.
Sono rimasto un pò confuso da quest'ultimo incontro, e non so se continuare a chiedere ad altri medici oppure fermarmi, che ne dite?
Grazie in anticipo delle risposte
Andrea